Desc: Uno psicopatico doppiamente posseduto: Diretto da Jalal Toufic. Nel 1998, Gus Van Sant ha realizzato un remake inquadratura per inquadratura di "Psycho" (1960) di Alfred Hitchcock. In un'intervista podcast con Marc Maron il 16 luglio 2018 (WTF episodio 933), e in risposta a quest'ultimo, "Ovviamente, non posso guardare tutti i film che voglio, ma devo porre questa domanda urgente, rifare 'Psycho' fotogramma per fotogramma: è un'impresa ossessiva?" "Sì. C'è tutta una ragione dietro a questo... Negli anni '90, la battuta sui dirigenti era che avrebbero preferito fare un seguito piuttosto che un pezzo originale, perché c'erano meno rischi... Quando l'ho fatto ' Drugstore Cowboy', all'improvviso ho incontrato i capi degli studios perché sapevano che gli attori avrebbero lavorato con me... Durante uno degli incontri, Casey Silver della Universal ha portato tutti i suoi vicepresidenti e un ragazzo era il capo della biblioteca, e disse: "Nella biblioteca, abbiamo vecchi film che potresti rifare, abbiamo sceneggiature che non sono state ancora realizzate che potresti realizzare", e mi ha ricordato quella cosa che loro volevo fare, ovvero rifare qualcosa. E io ho detto: "Quello che voi ragazzi non avete fatto è provare a prendere un successo e rifarlo esattamente, piuttosto che rifarlo e dargli una nuova svolta, semplicemente rifarlo per davvero". ' perché non l'avevo mai visto fare, come esperimento. Comunque l'intera cosa mi sembrava sperimentale, quindi ho pensato: perché no, e loro hanno riso - pensavano che fosse sciocco, ridicolo, assurdo - e se ne sono andati. Hanno detto: "Non lo faremo". Ogni volta che incontravo Casey ne parlavo e mi concentravo su "Psycho"; Non sono sicuro del motivo per cui "Psycho", ma sembrava il film che avrebbe funzionato meglio. Ne parlerei di nuovo e loro riderebbero di nuovo. E poi più tardi, quando abbiamo fatto "Will Hunting" ed è andato molto bene al botteghino, è stato anche nominato per nove Oscar o qualcosa del genere... il mio agente diceva: "La Universal vuole davvero fare un accordo con te, vero? hai qualcosa per loro?' E io ho pensato: "Universal, Universal... oh sì, dite loro "Psycho", fotogramma per fotogramma, nuovo cast, a colori, e questa è l'idea", e poi il mio agente richiama e dice: "Loro penso che sia fantastico." Quindi, all'improvviso, erano dentro... L'idea era se avresti potuto o meno rifare qualcosa e avrebbe ripetuto il botteghino... Ovviamente non ha funzionato." Non me lo aspettavo indicherebbe che uno dei motivi per fare il remake era che "il tutto mi sembrava comunque sperimentale, quindi ho pensato: perché no?", la peggiore giustificazione per fare qualcosa (Deleuze: "La filosofia... consiste nel creare o inventare concetti... Naturalmente, non dici semplicemente un giorno: "Ehi, inventerò questo concetto", non più di quanto un pittore dica: "Ehi, farò un dipinto come questo". Deve esserci una necessità, in filosofia e altrove, proprio come un regista non dice semplicemente: "Ehi, farò questo film!". Deve esserci una necessità, altrimenti non esiste proprio nulla. [Un creatore non è un predicatore che lavora per il gusto di farlo. Un creatore fa solo ciò che deve assolutamente fare]"); mi sarei aspettato che avrebbe preferito rispondere: "Ho fatto il film per il gusto di presentarlo. due immagini che sembrano balenare nella mente di Arbogast mentre cade dalle scale dopo essere stato pugnalato da Norman mentre quest'ultimo è posseduto dalla madre morta: una donna seminuda con occhiali da sole in un anonimo ambiente nebbioso e un vitello visto da il parabrezza di un'auto che si dirige nella sua direzione in un altro paesaggio piovoso e nebbioso." Io stesso ho rifatto il remake di Gus Van Sant del film di Hitchcock per sfruttare un'occasione squisita che era stata persa dal remake di Gus Van Sant. Nel mio remake, "A Doubly Possessed Psycho", che non è sperimentale ma concettuale, la voce della madre morta di "Psycho" di Hitchcock non si limita a perseguitare suo figlio, Norman, anzi lo possiede; infesta anche il remake di Gus Van Sant di "Psycho" di Hitchcock, in sostituzione di.